La connessione Internet veloce ovunque è ancora un miraggio in diverse aree del mondo ancora non interconnesse ma forse una c'è una speranza in più grazie a Google e Facebook che hanno tra i propri obbiettivi focali quello di raggiungere sempre più utenti, sembra che l'interesse di Google e Facebook di portare la connessione Internet veloce ovunque sia maggiore a quello delle grandi società di telecomunicazione, che sono scarsamente interessate a portare l'accesso al web dove il numero degli utenti rimane troppo scarso per essere economicamente vantaggioso. Google ha già dato il via alla sperimentazione project loon per portare la connessione Internet veloce ovunque, il progetto vede coinvolti palloni aerostatici che avrebbero la funzione di veri e propri gateway di accesso, anche Facebook non manca di originalità nei suoi progetti affidandosi a tecnologie futuristiche ma non che si basano su droni laser e satelliti in collaborazione con la stessa Nasa.
Progetti che potrebbero rivoluzionare il modo di accedere al web non solo nelle zone adesso non coperte ma anche in quelle attualmente coperte sostituendo le attuali tecnologie. L'interesse da parte dei colossi dei servizi web riguardo alla connettività si giustifica con il fatto che la connettività alla rete Internet rimane per loro una priorità imprescindibile senza la quale tutto il loro business finirebbe, un opera di consolidamento delle loro attività online che potrebbero essere minacciate dagli interessi delle grandi società di telecomunicazioni che negli Stati Uniti hanno recentemente ottenuto una sentenza a loro favore in base alla quale avrebbero facoltà di inibire l'accesso ad alcuni servizi web ritenuti supplementari ad un normale accesso al web e che potrebbero essere consentiti solo con contratti di accesso al web più costosi, una possibilità che metterebbe a rischio il numero degli accessi alle grandi piattaforme di Google e Facebook e che da sola potrebbe giustificare l'impegno profuso nel tentativo di liberarsi dalla dipendenza dei provider Internet e che metterebbe al sicuro le loro piattaforme da sentenze future.
